Malattia di Parkinson: età all’esordio e fenotipo
Sono stati esaminati il fenotipo clinico e le caratteristiche della malattia di Parkinson alle diverse età di esordio nei pazienti con diagnosi recente e malattia non-trattata.
Sono stati analizzati i dati al basale dal database Parkinson’s Progression Markers Initiative.
422 pazienti con una diagnosi di malattia di Parkinson confermata da imaging DaTSCAN sono stati divisi in 4 gruppi in base all'età di esordio ( insorgenza a un’età inferiore a 50 anni, 50-59 anni, 60-69 anni, e da 70 anni in poi ) e sono stati esaminati per differenze di tipo e localizzazione dei sintomi, presenza / gravità delle caratteristiche motorie e non-motorie, la funzione nigrostriatale e biomarcatori nel liquido cerebrospinale.
L'età avanzata all'esordio è stata associata a un più grave fenotipo motorio e non-motorio, una maggiore disfunzione dopaminergica al DaTSCAN e a riduzione di alfa-sinucleina e tau totale nel liquido cerebrospinale.
La presentazione più comune era la combinazione di 2 o 3 sintomi motori ( bradicinesia, tremore a riposo, rigidità ), con la rigidità più comune nel gruppo con insorgenza in più giovane età.
In circa l’80% dei pazienti con esordio localizzato, il braccio era la parte più interessata del corpo, senza alcuna differenza tra i sottogruppi.
In conclusione, anche se la presentazione dei sintomi di malattia di Parkinson è simile in tutti i sottogruppi di età, la gravità delle caratteristiche motorie e non-motorie, la perdita di binding striatale e i livelli di biomarcatori nel liquido cerebrospinale aumentano con l'età di esordio.
La variabilità dei biomarcatori di imaging e non-imaging nei pazienti con malattia di Parkinson in età diverse potrebbe ostacolare i risultati di futuri studi clinici. ( Xagena2016 )
Pagano G et al, Neurology 2016; 86: 1400-1407
Neuro2016